Grafico real time del nivometro di Monte Rivon



Bollettino neve e valanghe

Emesso il 08/05/2024 alle 15:00

Situazione

Sulle Dolomiti, oltre i 2600 m, sono caduti fino a 5-10 cm di neve fresca. L'innevamento sui siti più riparati dal sole è ancora significativo e a 2000/2200 m localmente gli spessori raggiungono i 80-150 cm mentre oltre i 2600 m si superano i 2 m con condizioni nivologiche spiccatamente invernali. Sulle Prealpi la neve è presente principalmente a chiazze ma alcuni anfiteatri in quota sono ancora ben innevati. Fino sui 2400 m lo strato superficiale della neve è stato inumidito dalla pioggia, mentre alle quote più elevate è caratterizzato da un po' di neve fresca che poggia generalmente su una crosta parzialmente portante. Il pericolo di valanghe è in generale debole (grado 1) ma sulle Dolomiti, oltre i 2600-2800 m, è moderato (grado 2) per possibili distacchi di neve fresca umida alla base delle rocce e per la presenza di piccoli depositi di neve venta che, specie all'uscita dei canalini estremamente ripidi, vanno valutati con attenzione.


Previsione

Giovedì un po' di instabilità pomeridiana con qualche fiocco in alta quota mentre venerdì e sabato più soleggiato e temperature in progressivo aumento. Anche se lo zero termico nei prossimi giorni non supererà i 2800-3200 m, con la primavera ormai inoltrata e il sole che fra poco più di un mese raggiungerà la declinazione massima, l'instabilità del manto nevoso sarà principalmente condizionata dal riscaldamento diurno. In caso di notti serene, al mattino lo strato superficiale sarà caratterizzato da una crosta che si indebolirà nel corso della giornata. Il pericolo di valanghe continuerà ad essere in generale debole (grado 1) ma sulle Dolomiti, oltre i 2600-2800 m, sarà moderato (grado 2) per possibili distacchi di neve recente umida, specie in caso di soleggiamento prolungato, e per la presenza di piccoli depositi di neve ventata che, in particolar modo all'uscita di canalini estremamente ripidi, vanno valutati con attenzione.


Indicazioni

Il pericolo di valanghe interessa prevalentemente gli ambiti non controllati della montagna anche se non si escludono singoli eventi di magnitudo ridotta difficilmente prevedibili. Al di sotto dei 1900-2100 m, le condizioni per le escursioni su terreno innevato talvolta risultano limitate per la neve presente solo a chiazze mentre in alta quota il buon innevamento offre condizioni decisamente più idonee. Considerato il periodo stagionale bisogna valutare adeguatamente l'instabilità determinata dal riscaldamento diurno ma alle quote elevate anche la presenza di depositi di neve ventata. Lungo i ripidi canali innevati fare attenzione per possibili scivolate rovinose.


8 maggio

Pericolo: Debole pericolo di valanghe (grado 1).

Neve fresca:

Luoghi pericolosi: isolati in tutte le esposizioni

Quota: Oltre i quote più elevate

Tipo di valanga: Valanga di neve umida a debole coesione

Ambiti del pericolo: Zone non controllate


9 maggio

Pericolo: Debole pericolo di valanghe (grado 1).

Neve fresca:

Luoghi pericolosi: isolati in tutte le esposizioni

Quota: Oltre i quote più elevate

Tipo di valanga: Valanga di neve umida a debole coesione

Ambiti del pericolo: Zone non controllate


10 maggio

Pericolo: Debole pericolo di valanghe (grado 1).

Neve fresca:

Luoghi pericolosi: isolati in tutte le esposizioni

Quota: Oltre i quote più elevate

Tipo di valanga: Valanga di neve umida a debole coesione

Ambiti del pericolo: Zone non controllate


11 maggio

Pericolo:

Neve fresca:

Luoghi pericolosi:

Quota:

Ambiti del pericolo: Zone non controllate


Scala del pericolo

Per una corretta interpretazione del bollettino consultare la legenda dei simboli e la specifica guida Guida AINEVA alla consultazione.

Fonte: © ARPAV


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